Enrico Capodaglio racconta ORLANDO FURIOSO di Ludovico Ariosto

CLASSICI PER UN ANNO

Enrico Capodaglio racconta ORLANDO FURIOSO di Ludovico Ariosto

Il sesto appuntamento è venerdì 23 giugno alle ore 18.00 presso Palazzo Ducale nel Salone Metaurense e verrà dedicato a ORLANDO FURIOSO di LUDOVICO ARIOSTO raccontato da Enrico Capodaglio.
Leggono: Elena Avanzi, Camilla Bonini, Thomas Galli, Luigi Sica
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.

Ludovico Ariosto, nell’Orlando furioso, ha visto un cavallo alato impennarsi e spiccare il volo prima verso il paradiso terrestre e poi verso la luna, portando in groppa Astolfo. Che cosa ci è andato a fare? Dio aveva fatto un bel dono a Orlando; quello di essere invulnerabile, in qualità di difensore della santa fede. E come lo ricambia lui? Innamorandosi di una pagana, Angelica, la donna irraggiungibile per tutti i cavalieri, ma non per il povero fante Medoro. Dio gli dà allora per castigo tre mesi di pazzia: ecco Orlando furioso andare in giro tutto nudo, geloso della donna, sradicando piante, mordendo e graffiando buoi e cavalli, sfogandosi su tutto ciò che incontra. Per fortuna c’è Astolfo ad aiutarlo che, in groppa all’ippogrifo, giunge sulla cima di una montagna, che scopre essere il Paradiso terrestre. Là viene accolto da San Giovanni, il quale gli rivela che il senno che Orlando ha perso in terra si trova sulla Luna. Guidato dall’evangelista, col suo carro divino, egli varca la sfera di fuoco e giunge sull’astro, che sembra fatto d’acciaio e senza macchia. “Il picciol tondo”, come agli occhi terrestri si presenta, è un paese molto vasto, dove si trova di tutto: città e campagne, monti e castelli. Ma ad Astolfo importa una cosa sola: il senno di Orlando. Giunto in un vallone, egli vede tutto ciò che in terra si perde: le preghiere, i sospiri e le lacrime degli amanti, il tempo speso al gioco e nell’ozio, i desideri vani e i disegni mai realizzati. E finalmente ecco dove sono le ampolle del senno umano e, fra le tante, quello di Orlando: è un liquore sottile e molle che Astolfo può finalmente riportare sulla terra, per guarire il paladino della fede, perso nel labirinto d’amore.

La rassegna, curata da Enrico Capodaglio e Lucia Ferrati, è organizzata da Università dell’Età Libera e Comune di Pesaro (Presidenza del Consiglio e Assessorati alla Bellezza e alla Crescita), in collaborazione con Amici della Prosa APS e Voci dei Libri APS, Prefettura di Pesaro e Urbino, Ente Olivieri, Fondazione Rossini, Fondazione Pescheria, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Confindustria di Pesaro e Urbino, Istituto d’Istruzione Superiore “A. Cecchi”, Coop Villa Fastiggi e Famiglia Castelbarco Albani, con il sostegno di Riviera Banca.

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